ENERGIA | SUONI VIBRAZIONALI | MEDITAZIONE

Le Frequenze correlate ai chakra

Le Frequenze correlate ai 7 Chakra - le dinamo del nostro corpo

«Quello che abbiamo chiamato “materia” non è altro che energia, la cui vibrazione è stata abbassata in modo da essere percepibile ai sensi; la materia in sé non esiste»: sono parole di Albert Einstein. L’universo è un insieme di energia e quindi di frequenze. Il corpo umano è dotato geneticamente di funzioni da Trasmettitore e Ricevitore; il nostro patrimonio genetico composto da 64 codici genetici, è in continua correlazione con l’energia dell’ ambiente circostante.

- PRIMO CHAKRA frequenza: 256 Hz
- SECONDO CHAKRA frequenza: 288 Hz
- TERZO CHAKRA frequenza: 320 Hz
- QUARTO CHAKRA frequenza: 341.3 Hz
- QUINTO CHAKRA frequenza: 384 Hz
- SESTO CHAKRA frequenza: 426.7 Hz
- SETTIMO CHAKRA frequenza: 480 Hz

autoguarigione
"Il nostro corpo ha capacità Autoriparatrici e Autoguaritrici.”

Queste “antenne” sono gli AMINOACIDI che sono connessi e collegati al DNA.
Noi usiamo ancora solamente una piccola parte di questo patrimonio genetico (1/3 ossia 20 “antenne” di aminoacidi).
Molte ricerche e diversi scienziati, fisici, la fisica quantistica, apparecchiature come la TAC, la PET, la risonanza magnetica e la tomografia, dimostrano la lettura e influenza degli spettri energetici emessi dai tessuti ed organi del nostro corpo; la macchina Kirlian ne è anche un valido esempio.

L’ingegnere russo Semyon Kirlian: Si racconta che avvenne per caso: il corpo dello studioso fu attraversato ad una carica elettrica e lui notò che emanava dei bagliori. Per studiare il fenomeno ideò un congegno costituito da una lastra fotografica di vetro: mise la sua mano tra due elettrodi e lasciò passare una scarica da 2000 volts, molto forte, ma non nociva. Ecco cosa ottenne:

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I campi energetici - fotografica Kirlian

I campi di energia attraversano con facilità il nostro corpo fisico e le moderne macchine usate in medicina sono in grado di rilevare le disfunzioni esistenti nel nostro organismo. La risposta che da la scienza è semplice: si tratta della visualizzazione della ionizzazione dei gas che si trovano intorno ad un oggetto, causata dal passaggio dell’elettricità.
Conferma ne sarebbe il fatto che si può fotografare con la macchina Kirlian qualunque cosa, sia oggetti inanimati che esseri viventi o vegetali.
Tutti presentano questa tipica “aura” colorata che vediamo sulle mani ritratte sopra. C’è però un fatto curioso: se si fotografa con il metodo Kirlian una foglia, poi se ne taglia via un pezzo, e la si fotografa di nuovo ,ecco che si può notare come il pezzo tagliato via sia ancora presente con la sua “aura”. Vi è una persistenza di ciò che non esiste più.
Perchè accade questo? La risposta esiste fuori dalle scienze ufficiali, ad esempio nella pranoterapia che crede che ogni essere sia circondato da un’aura energetica, che ne raffigura la forza vitale.

Ciò spiegherebbe perchè anche le parti mancanti di un corpo continuano a rimanere impresse:
perchè la fotografia Kirlian raffigura un “corpo astrale” che vive in una dimensione parallela rispetto al corpo fisico dell’oggetto. Studiare questa aura serve a capire lo stato di salute di una persona.
I chakra sono situati nel corpo astrale. Anche il corpo causale ha i suoi chakra fatti di pensieri, mentre il corpo fisico ha i corrispondenti plessi. Questi corpi comunicano tra loro attraverso i chakra grazie ad un intreccio di prana e coscienza.
Il legame finale è un "nodo" alla base della spina dorsale chiamato "Kundalini" che tiene legata la coscienza alla materia e solo sciogliendolo la nostra coscienza potrà ascendere alle sfere superiori.

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I chakra sono anche chiamati "Loti" perché ognuno di essi ha un certo numero di "petali" (correnti o raggi) e ogni petalo ha una specifica funzione che porta luce e vita a una determinata parte del corpo.
Ogni petalo, essendo una vibrazione, produce anche un suono unico e questi suoni furono uditi interiormente dagli antichi yogi che crearono con essi l'alfabeto sanscrito.
La musica è capace di penetrare direttamente nei chakra donando loro nuova luce e potere risvegliando la loro vita interiore. La musica trasmette molto più dei semplici suoni, infatti i suoi ritmi, melodie e armonie toccano direttamente i chakra risvegliando in essi specifici stati di coscienza.
La musica può risvegliare l'intero spettro degli stati d'animo e dei sentimenti dei nostri chakra, buoni e cattivi, luminosi e oscuri, divini e mondani.
La musica è più potente di quello che si pensa, è bene sceglierla consapevolmente e con discernimento.

I nostri chakra vibrano in risonanza con la musica e i suoni che hanno la loro stessa vibrazione.
La musica può portare l'energia dei chakra in due direzioni, verso l'alto, esprimendo le loro qualità divine ed elevanti e verso il basso, esprimendo le qualità egoiche e mondane.
La musica può esercitare tre tipi di effetti sui nostri chakra:
- Sattvico: quando l'energia fluisce verso l'alto stimolando il potenziale divino con influenze di calma, purezza, felicità, gioia, elevazione;
- Rajasico: quando l'energia dei chakra fluisce verso l'esterno affermando l'ego con tutte le sue emozioni umane e ambizioni personali. E' energizzante ma irrequieta;
- Tamasico: quando l'energia dei chakra fluisce verso il basso stimolando le sue caratteristiche più grossolane.

Questo tipo di musica ha influenze deprimenti, violente e sessualmente stimolanti.
E’ stato, altresì, verificato ed attestato che le emozioni basse, come ad esempio la paura producono una lunghezza d’onda lunga e molto lenta. mentre quelli ammalati hanno una frequenza disturbata. Con alcuni suoni, frequenze e armonie, possiamo richiamare la frequenza armoniosa dello stato originario di benessere del nostro organismo e stimolare cosi il corpo, che entra in sintonia con la sua frequenza, ritrovando autonomamente le proprie frequenze armoniose.

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