Dorje e Campana diventano simbolicamente una coppia indissolubile: maschile e femminile, metodo e saggezza, potere e vacuità rappresentano una realtà inseparabile, due facce della stessa medaglia.
Mancando uno di questi l’altro sarebbe squilibrato
Il Dorje viene impugnato nella mano destra, direzione del maschile, mentre la Campana nella mano sinistra, direzione del femminile.
La Campana è conosciuta da tutti ed è presente in buona parte delle tradizioni religiose del mondo.
Il suono della Campana, infatti, avrebbe lo scopo sia di richiamare le Divinità positive sia di scacciare gli spiriti dannosi. Oltre a ciò, il Buddhismo enfatizza della Campana un particolare significato simbolico: la sua forma ricorda vagamente un ventre, e quindi è ritenuta avere un’energia femminile.
La Campana è legata a quella che i buddhisti chiamano vacuità, ed infatti essa è, in un certo senso, vuota.
Essendo vuota è espressione dell’elemento spazio.
La saggezza buddhista mette in risalto il suono che la campana produce: da dove viene questo suono?
Dove dimora?
Dove va a finire?
Se si proverà ad analizzarlo in meditazione si noterà come il suono non corrisponde ad una realtà concreta: la sua natura è vacuità. Nasce dallo spazio vuoto, dimora in esso ed in esso si dissipa.
La sua natura è illusoria, come un arcobaleno.
Il suono della Campana, in realtà, è una espressione della mente che lo percepisce: senza la mente, non ci sarebbe alcun suono.
Ecco che la Campana diventa pertanto un simbolo della Saggezza Trascendente del Buddhismo, saggezza che riconosce la vacuità e che realizza la vera natura della mente quale fondamento ultimo della realtà.
Cos’è invece il Dorje?
Essenzialmente è uno strumento che rappresenta un’arma rituale. In sanscrito “dorje” indica sia l’indistruttibilità del diamante che la forza dirompente del fulmine.
La forma del Dorje è quella di un piccolo scettro con cinque rebbi (simbolo dei 5 Dhyani Buddha e delle realtà corrispondenti, quali i cinque elementi, i cinque klesha etc).
Si noti come mentre la Campana rappresenta un ventre, il Dorje rappresenta un simbolo maschile.
Cosa rappresenta simbolicamente?
In sintesi, il Dorje rappresenta il metodo, il potere, l’attività illuminata. Lo scettro è infatti simbolo di sovranità.
E quindi rappresenta anche la compassione buddhista che dovrebbe orientare tale azione.
Ciao ! Ti do la mano e ti dico piacere di conoscerti; è importante questo gesto che troppo velocemente abbiamo “archiviato”, impauriti pensando di difenderci chissà da cosa. Piacere: Antonella Saulle, classe 1966. Mi ritengo da sempre una persona in continua evoluzione, una viaggiatrice ed una esploratrice di mondi sia fisici, che energetici e spirituali ed ho imparato a restare ben radicata e portare nella pratica di ogni giorno, in concretezza la mia evoluzione spirituale. Esperienze che da ragazzina non sapevo comprendere, si sono fatte man mano più chiare in me con il mio percorso di Vita; ricerca delle mie risposte andando sempre oltre le apparenze, oltre le convenzioni e le etichette. Una curiosità innata verso le forme di religione e filosofie orientali, la comprensione dei meccanismi della mente e del sub-conscio, l’indagine nei confronti delle cause delle malattie, mi hanno portata negli anni ad approfondire e fare esperienza di pratiche, tecniche, discipline tra cui fondamentali la medicina psico-spirituale, le terapie energetiche ed i percorsi di sciamanesimo, la pirobazia, gli studi di massaggio e medicina ayurvedica come terapia del benessere, la meditazione; il forte richiamo degli insegnamenti del Maestro Gesù e del Buddha successivamente hanno contribuito alla mia evoluzione. Sono emersi spontaneamente in me negli anni ricordi di simboli e rituali; mi sono avvicinata alle discipline olistiche oltre 30 anni fa, con i primi corsi di Dinamica Mentale a cui è seguito l’ incontro con il Reiki. Da quel momento tutto ha iniziato a vibrare fortissimo in me, e in quel preciso istante ho iniziato il mio percorso formativo! Ho portato con me in questa vita una “cassetta degli attrezzi” che non sempre ho subito riconosciuto essere doni o talenti, ma a furia di esperienze fortissime sia interiori che rivolte ad altre persone, ho poi iniziato a mettere in luce i miei meccanismi, le mie visioni, il mio sentire e percepire, il mio vedere “oltre” e ho compreso che il mio piano di volo mi portava naturalmente verso la cura, nel senso olistico del termine, di me stessa in primis e poi a servizio degli altri. Attualmente frequento l’Academy in Terapie Essene ed Egizie come naturale approfondimento del mio percorso formativo-professionale. Grazie alle mie esperienze, ho sviluppato in me stessa un grande senso di amore nei confronti della sacralità della vita e rispetto delle persone. Il mio intento è di condividere le mie esperienze con le persone con cui entro in contatto ed offrire il mio cuore a servizio del soffio della Vita. Da tutto ciò e molto altro, nasce la volontà di seguire il mio fuoco interiore ed abbandonare completamente la zona di comfort in cui mi trovavo con un ottimo lavoro dipendente, dando azione concreta al mio desiderio: decido di creare SpazioASIM !! Il mio angolo di Libertà Infinita, solido e concreto che offro a chi vorrà conoscermi: uno studio olistico dove sia io che altri professionisti a me cari, prestiamo il nostro servizio attraverso le nostre competenze. Nello spazio info del sito troverete le descrizioni dei trattamenti e servizi principali, ma sappi che siamo continuamente in aggiornamento e novità sempre in arrivo anche nelle tecniche e nei servizi. Grazie, a presto! Antonella